Al giorno d’oggi,la mansarda assume un ruolo sempre più importante nel nuovo modo di concepire e sfruttare gli spazi abitativi.Spesso e volentieri,quello che una volta era considerato un locale accessorio,adibito talvolta a magazzino o luogo dove svolgere attività ludiche,senza però essere organizzato, viene rivalutato in un’ottica di “vera” abitabilità,dove, nella maggior parte dei casi,si struttura ed organizza come un locale facente una funzione ben precisa.Infatti,le moderne costruzioni,utilizzano largamente gli spazi sottotetto,dove ricavare le camere da letto,lasciando al piano inferiore il compito di offrire gli spazi e l’organizzazione del tempo diurno (living). Chiaramente,per sua natura,la mansarda (o il sottotetto)può soffrire la mancanza, a volte,di altezze adeguate ad essere vissute e sfruttate al meglio,condizionando il modo di viverla e cercando,nel momento in cui si decide di arredarla,di sfruttare ed ottimizzare spazi e volumi a disposizione il più possibile.
Il compito di un “arredatore di mansarde”è a volte improbo : riuscire a far combaciare le specifiche esigenze di chi vorrebbe sfruttarla con i limiti tecnici e spaziali di un arredamento dedicato,è una sfida che si ripete ogni volta,con le diverse problematiche da affrontare e risolvere. In questo articolo vogliamo illustrare un progetto,realizzato recentemente,che ha dentro di se tutta una serie di aspetti,che sono stati analizzati ed approfonditi con chi questi spazi li voleva utilizzare. Nel caso specifico,si trattava di trasformare un ampio spazio sottotetto
privo di una funzione ben precisa,utilizzato semplicemente,come si diceva prima,a magazzino ed area accessoria,dove riporre tutto ciò che si voleva avere a portata di mano,senza occupare spazio al piano inferiore. Dapprima si sono valutate le possibilità d’uso che un’area del genere offriva,ampia in termini di superficie ma con un’altezza media non particolarmente elevata,che rischiava di vanificare la riuscita di un progetto di questo tipo. Sono state individuate due necessità da soddisfare :
1)Creare uno spazio,ampio,da utilizzare come “area comune”,per giochi/intrattenimento,studio e tutte quelle attività che dei ragazzi possono intraprendere durante l’intera giornata.
2)Creare uno spazio,più contenuto,ad uso professionale,una realtà dove svolgere ed organizzare l’attività di un professionista,in grado di operare da casa.
Per questo ,vista la necessità,abbiamo diviso lo spazio in due aree ,con l’adozione di pareti divisorie in cartongesso,definendo i locali,chiusi da due porte battenti.
Lungo le linee di gronda, i lati bassi della mansarda,abbiamo realizzato 2 contropareti,poste in parallelo tra loro,disegnate (su un lato) con delle aperture che offrono delle cavità,destinate ad ospitare dei contenitori estraibili.
Questi si sono rivelati il “piatto forte” dell’intero progetto : in assenza di un’altezza che potesse permettere l’inserimento di armadi o contenitori alti,abbiamo pensato a questi carrelli contenitori,con profilo “a cuneo” proprio per essere inseriti nelle cavità ricavate nelle contropareti. Per cercare di rendere più comoda possibile l’estrazione,ogni cavità è divisa dall’altra da muretti divisori,che aiutano a guidare il movimento estrattivo,anche in condizioni di carico notevole dei contenitori.
Questi moduli,sono stati realizzati in più dimensioni,con la parte anteriore, a vista,attrezzata con cestoni estraibili,con vani chiusi da antine ed aperti giorno,per dare un disegno omogeneo alla facciata della parete,che si vede,nella sua completezza, quando i contenitori sono tutti correttamente riposti.
Centralmente abbiamo inserito una soluzione particolare,costituita da un letto estraibile,da una piazza e 1/2 con nella parte superiore del mobile che lo contiene, alcuni vani a giorno libreria. Anche all’interno dell’area adibita a studio abbiamo inserito i contenitori estraibili,molto utili alla gestione dei materiali che il professionista deve consultare durante la sua giornata di lavoro; In pratica una libreria estraibile a moduli.
Il lato opposto a quello descritto è stato realizzato sempre con delle cavità,che pero risultano accessibili mediante degli sportelloni a ribalta,che permetto l’inserimento di oggetti voluminosi,tra cui,cosa curiosa,uno splendido tavolo da “ping-pong” smontabile e traslabile,utilizzabile a centro locale per sfide memorabili.
Appena entrati nella mansarda,ci appare lo spazio ampio e in fondo vediamo la parete divisoria,con le due porte e due librerie a taglio diagonale,che completano la prospettiva dell’ambiente.
Sia le librerie che il mobile a letto,sono state attrezzate con degli inserti di luce led,che danno un particolare risalto agli arredi e completano l’allestimento.
L’illuminazione generale è data da una linea di spot pendenti,che correndo lungo la linea di colmo (vertice alto)distribuisce l’effetto di luce in maniera omogenea,garantendo un grado di comfort visivo piuttosto elevato.
Un aspetto importante è data dalla scelta dei materiali e dei relativi colori : per i contenitori estraibili abbiamo optato per un nobilitato in estetica Rovere chiaro,dai riflessi caldi e gradevoli,con la variante in color Magnolia degli sportelli libreria.
Le porte laccate magnolia opaco hanno completato l’ambiente al meglio.
Alla fine,lo spazio mansarda “indefinito” ha trovato una organizzazione ed un’estetica che lo rende,mai come adesso,gradevolmente godibile,un valore aggiunto per la casa.